Parco Nazionale dei Monti Sibillini


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Parco Sibillini - Confini e Sede

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Sede Parco Nazionale dei Monti Sibillini: 42.930285, 13.087750

 


Sede: Piazza del Forno 1, 62039 Visso (Mc);
tel 0737/972711 – fax 0737/972707
sito web: www.sibillini.net
email: parco@sibillini.net

Anno d’istituzione: 1993
Superficie: circa 70.000 ha, di cui 51.473,98 ha nelle Marche

Comuni delle Marche: Acquacanina, Amandola, Arquata del Tronto, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Pievebovigliana, Pievetorina, San Ginesio, Ussita, Visso.

Comuni Umbri: Norcia, Preci.


Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini che si erge nel cuore dell’Italia, tra le Marche e l’Umbria, è un vasto massiccio montuoso caratterizzato da oltre venti vette che superano i duemila metri di quota e che raggiungono, con il M. Vettore i 2.476 m. Il territorio, di origine prettamente calcarea, è stato profondamente modellato dall’azione dei ghiacciai del Quaternario che ha dMonte Vettore e Valle del Lago Pilatoato origine a splendidi circhi glaciali, come quelli del Vettore e del M. Bove e a tipiche valli ad “U”, nonchè dai fenomeni carsici che risultano particolarmente evidenti in tutta l’area e nei Piani di Castelluccio, in particolare.

La vegetazione è formata alle quote inferiori da boschi di roverella, carpino nero ed orniello, mentre al di sopra dei 1.000 m prevalgono le faggete  che dai 1.400 m diventano pure. Alle quote più elevate, le praterie altitudinali dove sono presenti specie assai rare e vistose come la stella alpina dell’Appennino, la genziana appenninica o il salice nano che è considerato l’albero più piccolo al mondo. Faunisticamente il parco ospita specie assai rare ed importanti come il lupo, l’aquila reale, il falco pellegrino. Grazie a dei progetti di reintroduzione realizzati dal Parco sono inoltre ritornati a vivere nell’area il Camoscio appennino ed il Cervo.

L’intero territorio è inoltre conosciuto, sin dal Medioevo, come uno dei più leggendari d’Europa per la presenza della mitica maga Sibilla, della spaventosa Valle dell’Infernaccio dove ancora aleggiano i ricordi di antichi riti negromantici o del “Demoniaco” lago di Pilato. Più a valle però, tutto intorno al massiccio montuoso, quasi a guisa di corona, le antiche chiese, le pievi romaniche, i santuari, i monasteri ed i piccoli borghi montani, luoghi di grande bellezza e di profonda spiritualità.

La scoperta del territorio dei Sibillini è quindi senz’altro un’esperienza di particolare valore che può essere vissuta al meglio grazie all’articolato sistema di fruizione territoriale attivato dal parco nel corso degli anni: dalla “Grande Via” (190 km), ai 6 “Itinerari giornalieri” da seguire anch’essi in automobile, bicicletta o moto, al “Grande Anello dei Sibillini” (120 km) percorso escursionistico da compiere in una settimana, al “Grande Anello in Mountain Bike” (160 km),  ai 17 “Sentieri escursionistici” ed ai 18 “Sentieri natura”, percorsi più facili adatti per famiglie, di cui due risultano anche accessibili a persone con disabilità motorie; per ciascuno di tali itinerari sono a disposizione delle guide sia in italiano che in inglese.