|  Accedi  |  
Ricerca:Search:
Seleziona tipo di ricerca
 
  • Sito regionale
  • Web
Search

SPIAGGIAMENTI TARTARUGHE MARINE - Confronto 2014/2015

SPIAGGIAMENTI TARTARUGHE MARINE 2014/2015

Rete regionale per la conservazione della tartaruga marina

Nel 2010 è stato sottoscritto un accordo di programma per la salvaguardia delle tartarughe marine tra Regione Marche, in qualità di capofila, le Aree protette costiere regionali, la Fondazione Cetacea, le Capitanerie di Porto, l'ARPAM, il CNR-ISMAR di Ancona e il Corpo Forestale dello Stato.

Grazie ad essa, quando un esemplare viene rinvenuto lungo la nostra costa, si attivano le Capitanerie di porto e le Aree Protette interessate (Parco Monte San Bartolo, Parco del Conero e Riserva della Sentina) che provvedono a recapitare gli animali più compromessi alla Fondazione Cetacea e da qui, dopo un periodo di ricovero, vengono reimmessi in liberta

Di fondamentale importanza è stata l'attivazione del numero verde del Corpo Forestale dello Stato 1515 per le segnalazioni di tartarughe marine in difficoltà.

Biodiversità: tre iniziative regionali al Festival Adriatico Mediterraneo

La Regione Marche, nell’ambito del 7° Festival Adriatico - Mediterraneo, ha organizzato tre iniziative per promuovere una riflessione culturale sul significato che il mare e la biodiversità marina assumono nel contesto delle attività umane.
Per l’intera durata del Festival (Ancona, 24-31 agosto 2013) presso la mostra “La vita nei mari” sono stati esposti materiali, strumenti, oggetti forniti dai Parchi naturali costieri del San Bartolo e del Conero, dalla Riserva della Sentina, dal CNR, dal CFS, dall’ARPAM, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Associazione ambientalista dei G.R.E. e dai Centri diving Reef Check e Sea-Wolf, dal CEA La Marina Ecoidee. Centinaia di cittadini hanno visitato la mostra, al cui interno ogni giorno sono stati organizzati incontri tematici (sull’inquinamento marino, sulle tartarughe Caretta caretta, sull’avifauna della costa, sulla musica del mare – il fado, sull’intelligenza dei delfini, sul premio “un libro per l’ambiente”, sulla fauna marina del Conero). Il successo della mostra ha peraltro indotto gli organizzatori a replicarne la predisposizione ad uso delle scuole.
Il messaggio per agire in favore della salvaguardia del mare è stato al centro del workshop “Suoni, figure, parole che narrano la biodiversità del mare” (30 agosto). Tale iniziativa ha inteso promuovere la riflessione che la sfida per conservare la vita nei mari non può prescindere da un approccio culturale oltre che scientifico: gli artisti presenti, musicisti come Roberto Molinelli e Marco Poeta, la scultrice Gio’ Fiorenzi e il poeta Umberto Piersanti, con il loro racconto hanno testimoniato come l’arte si è ispirata fortemente al mare, individuando un percorso che, per converso, attraverso l’espressione artistica possa recuperare il dovuto rispetto per il mondo da cui proveniamo e dipendiamo. Per esprimere la posizione delle associazioni ambientaliste nella divulgazione dei temi sulla biodiversità, sono intervenuti Tito Vezio Viola di Legambiente e Flavia Capra del CEA La Marina ecoidee. L’ammiraglio Pettorino ha evidenziato come nel rapporto uomo-mare si debba tener conto anche di quanto sta avvenendo sulla superficie del Mediterraneo in termini di migrazioni di dimensioni straordinarie, mentre l’ambasciatore Pigliapoco, segretario della strategia Adriatico-Ionica, ha riconosciuto l’importanza riguardante il mantenimento degli ecosistemi marini per la prossima predisposizione del Piano d’azione da parte della Commissione Europea.
Il tradizionale rilascio di una tartaruga marina quest’anno è avvenuto (il 30 agosto) nelle acque del Passetto di Ancona di fronte ad una grande folla di adulti e bambini. È stato ricordato dalle autorità presenti (ammiraglio Pettorino, Presidente Consiglio comunale Milani, il Presidente Parco del Conero Giacchetti, il Dirigente regionale Zabaglia) che questo animale è una specie particolarmente protetta, per la cui conservazione si è appositamente costituita nel 2010 una Rete regionale. La tartaruga marina sta sempre di più assumendo la valenza simbolica di rappresentante della vita nei nostri mari e di ambasciatore dei valori di pace e di cooperazione tra i paesi del Mediterraneo, nelle cui acque svolge il suo ciclo vitale (nidificazione al sud, alimentazione e riproduzione al nord).

La conservazione delle tartarughe marine: obiettivo cruciale della Strategia Adriatico-Ionica

Tenuto conto che i settori operativi della Macroregione Adriatico-Ionica prevedono tra gli ambiti prioritari la preservazione dell’ambiente marino, si segnala l’importanza di prendere in considerazione uno degli animali particolarmente rappresentativo del nostro mare, la tartaruga marina, afferente in modo preponderante alla specie Caretta caretta.  L’Adriatico è uno dei bacini mediterranei di maggiore importanza come area di alimentazione e svernamento, soprattutto degli esemplari giovani di tale specie: questa presenza è destina peraltro ad incrementarsi, vista l’attuale tendenza al progressivo riscaldamento anche delle acque marine.

Con la D.G.R. n. 664 del 20/05/2008 aderendo al protocollo d’intesa per il Piano d’Azione Nazionale relativo alla conservazione delle tartarughe marine (PATMA) è stata avviata una serie di attività a favore di tali animali. In particolare il 10 maggio 2010 è stato sottoscritto l’accordo per l’istituzione della Rete regionale per la conservazione della tartaruga marina da parte dei ns. Servizi Ambiente e Paesaggio, Agricoltura, forestazione e pesca, Salute), della Fondazione Cetacea di Riccione, delle Aree Protette costiere (Parco del San Bartolo, Parco del Conero, Riserva della Sentina), della Direzione Marittima delle Marche, dell’ARPAM, del CNR-ISMAR di Ancona, del Corpo Forestale dello Stato – comando regionale Marche.

Il bacino del Mediterraneo costituisce per gran parte della fauna marina un unico grande macro-ecosistema, una sorta di rete continua che permette spostamenti e scambi tra diversi settori geografici del bacino. Le tartarughe marine compiono spostamenti notevoli sfruttando diverse aree del Mediterraneo durante le differenti fasi del ciclo vitale.

Lo stato di conservazione delle popolazioni di tartarughe marine presenti sul territorio e nelle acque territoriali italiane appare critico. In particolare il nord Adriatico, per l’alta concentrazione di tartarughe marine, e per i numerosi rischi nell’area sussistono, primo fra tutti alcune pratiche di pratica della pesca, è un nodo cruciale per la loro conservazione. E’ pertanto urgente e ineludibile l’approvazione ed l’implementazione, da parte di tutti gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, di una politica coordinata che definisca stringenti azioni in materia, tra le altre, di monitoraggio, gestione dei conflitti con le attività umane, tutela dell’ambiente e contenimento dei fattori di minaccia.

Le tartarughe marine data la loro così estesa distribuzione possono davvero simboleggiare l’ideale ponte tra culture e società diverse del Mediterraneo: gli abitanti che popolano le sue rive debbono necessariamente tener conto della presenza in questo bacino della multiforme varietà di esseri viventi, la cui salvaguardia impone approcci condivisi e non conflittuali.

Il ruolo di queste specie di particolare valore biologico per la biodiversità marina e di rilevante valenza socio-culturale come potenziali messaggeri di pace, può assumere rilevanza nello sviluppo della Strategia Adriatico-Ionica 

             Komaros
           

Atlante

Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo - 1 e 9 settembre 2012

Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo - 3 e 4 settembre 2011